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Non fissarmi

(Elisa Pietracito + Benedetta Danti) 

2023

Rami, cartapesta, cemento, calcinacci

Dimensioni ambientali

Mimetizzate tra il grigio del cemento della città, le piante mutano il loro colore per confondersi con l’ambiente circostante, come fanno molte specie animali per sfuggire ai predatori. Un tentativo di nascondersi dalla mano dell’uomo. Rivestite di scarti domestici, delle scatole ammassate ai lati delle strade, diventano feticci di sé stessi, copie imperfette di muri e pavimenti. Emergono dai detriti dell’incuria, dell’abbandono del cantiere che genera vita. L’opera si compone da un’installazione diffusa realizzata da rami rivestiti di cartapesta, sostenuti da calcinacci e detriti.

Il progetto è stato realizzato come opera site specific per la mostra "Il chiostro delle geometrie" a cura di teatro Kripton e Eterotopie. L'evento si basava sulla contaminazione della manifestazione artistica con l'architettura e l'ibridazione delle arti.

L'installazione diffusa è stata installata negli spazi del Vivaio del Malcantone, a Campo di Marte e presso la Ditta Artigianale in Sant'Ambrogio, (FI).

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