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Connessioni

2021
Foglie di tiglio cucite con filo di seta; colla stick, plexiglass
70x100 cm

Connessione: "L’essere connesso, intima unione fra due o più cose; per lo più figurato, legame di stretta relazione e interdipendenza tra fatti, idee e simili." -Treccani

Nella nostra quotidianità, tessiamo rapporti più o meno intimi con gli altri, a seconda di interessi comuni e sensibilità personali. Tramite questa rete di relazioni, siamo in qualche modo tutti collegati. La luce che brilla nelle cuciture, esalta la cura necessaria a creare legami nella fragilità umana, ma svela anche livelli di intimità più profondi nelle zone d’ombra create dalle sovrapposizioni delle foglie.

“Connessioni” intreccia dimensioni diverse del fare artistico e dell’approccio ai grandi temi del presente. Elisa Pietracito adotta l’antica arte femminile della cucitura per tenere insieme una trama di foglie di tiglio, pianta nota per le proprietà calmanti. Le eleganti foglie diventano pattern organico e allo stesso tempo astratto, per un arazzo di grande eleganza che gioca con la traslucenza e con la luce naturale, grazie al plexiglass che tiene il manufatto sospeso nella sua fluttuante eleganza. Le forme naturali divengono pattern mai eguali a se stessi, e le sfumature del verde, talvolta scaldate e inclini al giallo, talvolta sature di un pigmento verde vivace, creano interessanti elementi di verde scuro laddove le foglie sono sovrapposte dall’artista, che usa la materia per generare gradi diversi di colore. 
Anche l’atto del cucire diventa materia. La seta utilizzata, filo nobile e naturale, crea evidenti e spesse venature trasparenti, che aumentano il valore dell’opera proprio come l’oro nella sapiente pratica giapponese del kintsugi, in cui una venatura dorata ripara ceramiche rotte rendendole ancor più preziose e aggiungendo così un nuovo valore artistico ed estetico. 
Il rapporto dell’uomo con la natura, sembra suggerire Elisa Pietracito, può riconciliarsi e ritrovare vie più sagge e rispettose, di profondo intendimento e rispetto, come questo raffinato lavoro dimostra. Le ricuciture non sono cicatrici ma una colta e delicata risposta ad una osservazione attenta e sensibile delle forme naturali, che con esse intreccia colti ed abili intendimenti.  

Testo Valentina Gensini

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