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Perdere il segno

(Elisa Pietracito + Benedetta Chiari) 
2022
Cotone, residui vegetali
Sei teli di 3x5 m ciascuno, installazione site specific per il parco dell’Ex Manicomio di San Salvi (FI)

Definita degrado sociale la presenza dell’erbaccia nel flusso della società impedisce passaggi, ostruisce visuali, crea delle vere e proprie giungle.
L’erbaccia rappresenta quell’alterità che non si può e non si vuole accogliere, perché non socialmente sicura ed ordinata. Per questo l’unica soluzione sembra essere quella di estirparla. La diversità è però una ricchezza: ciò che deve essere attraversato sono quelle barriere mentali che non siamo abituati ad abbattere. 

L’installazione si compone di sei veli di cotone riportanti titoli di testate giornalistiche, realizzati cucendo residui di potature e rami raccolti all’interno dell’area del parco dell’ex Manicomio di San Salvi (FI).
Il passaggio tra le arcate viene così ostacolato da un velo leggero che ne permette tuttavia l’attraversamento, in contrapposizione ai loggiati murati presenti sulle facciate degli edifici di San Salvi. Questi, insieme ai muri divisori e di camminamento, rappresentano la volontà di chiusura e controllo delle persone che vi erano internate. 
 

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